Per Dante: Da "La futura gente”
Visioni dantesche e riflessioni contemporanee
nella polifonia femminile del XX secolo
L’importanza fondamentale che l’opera di Dante ha rivestito nel tempo, per la visione morale, spirituale e umana tanto delle azioni in vita quanto del ricordo e della continuità dopo la morte, è eredità su cui la contemporaneità non può e non ha potuto fare a meno di riflettere. Per questo è possibile rintracciare nella musica del XX secolo e contemporanea impressioni e visioni che attengono ancora oggi al cammino filosofico e morale che Dante realizzò attraverso la sua Commedia.
Dalle descrizioni che egli porge dell’Inferno, l’arte riprende ammonimenti (Pärt) ed empatica pietà (Miserere, che gli espiànti canteranno nel V canto del Purgatorio) attraverso testi di misericordia ed elementi acustici impressionistici (Camoletto) e di impatto sonoro (Badings) fortemente suggestivi. Nel Purgatorio si apre alla speranza della salvezza, e la musica raccoglie e restituisce l’ordine della geometria ritmica (Nees), la tensione dell’attesa (I lie di Lang) e la luce di una circolare armonia (Tavener). Con l’ingresso nel Paradiso, la lode diventa l’unico linguaggio, per l’Eterno come per la donna che Ne fece sua fattura (Duruflé); si trova nella triplice esaltazione del Sanctus e nel ricordo del sacrificio (Agnus, di Caplet), come nell’armonia delle sfere che riflettono la divinità (Stars): la bellezza dell’universo che sola è salvezza.
[Giuditta Comerci]
Esecuzione:
Letture di Gianluigi Tosto
2019 | BASILICA DI S. FRANCESCO, RAVENNA
Concerto promosso e offerto dall’Associazione Musicale Angelo Mariani di Ravenna
In collaborazione con il Centro dantesco dei frati minori conventuali di Ravenna